di e con Emanuele Rosa

primo step della creazione di un solo
con successiva integrazione dello stesso al progetto”Sin Ofensa” – Germania 2015

 

“Non fui, fui, non sono, non me ne preoccupo”, epitaffio epicureo.

Un ritratto d’altri tempi, un (auto)ritratto in movimento. Immortalata, una biografia in minuti.

Una tela dipinta con tratti e tecniche a se stessi opposti.

Una novella scritta in lingue differenti, in cui si racconta, violenti ed amabili, di un passato che tormenta il presente, modificandone l’essenza. Azioni incompiute si traslano in gestualità umane, le quali dimenticano l’origine e si perdono nel rallentarsi dell’idea. Ci si affaccia ad una realtà che sembra non appartenere a queste terre, ma che più umana non potrebbe essere. Un mondo onirico, dove le azioni assumono significato solo in relazione a se stesse. Come nel sonno, in cui viene meno il controllo della coscienza, svestito di ogni influenza, quel che rimane sono un corpo deciso, occhi nudi che cercano e tracce di colori non visibili in uno spazio (s)conosciuto.

Un tentativo irrazionale di connessione con le percezioni più intime e non verbali.

Una dedica senza titolo né destinatario alcuno.

Onestà dell’essere, qui ed ora.

Verde.

 

 

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