Agenda Spettacoli

gennaio – marzo 2023

Tango Macondo

Regia  Giorgio Gallione

Coreografia Giovanni Di Cicco

produzione Teatro Stabile di Bolzano

Con Ugo Dighero, Rosanna Naddeo e Paolo Li Volsi,

Paolo Fresu,  Daniele di Bonaventura (bandoneon) e Pierpaolo Vacca (organetto)

Luca Alberti, Caterina Montanari, Valentina Squarzoni, Francesca Zaccaria

Tango Macondo è la storia di Matoforu, un “venditore di metafore” sardo e del suo amore grande, Anzelina Bisocciu, la sua cantatrice. È un viaggio in un territorio “ai confini tra il delirio e la geografia” che parte da Mamoiada in Sardegna, il paese in Barbagia del leggendario Carnevale e delle sue maschere diaboliche e grottesche e arriva a incrociare Macondo, il paese immaginario nato dall’universo onirico e mitico di Gabriel García Márquez con tutto il suo bagaglio di visioni e prodigi. Ad arricchire e a dare senso a questo sontuoso universo narrativo è la musica, grazie alla presenza in scena di un ensemble guidato dal talento compositivo ed empatico di Fresu. Dall’organetto sardo al bandoneon argentino – simbolo del continente nuovo dove approdano Matoforu e Anzelina, la creazione musicale di Fresu e della sua tromba guiderà il racconto, restituendogli tutta la ricchezza evocativa, facendo fermentare passioni e follia, radiografate in tutta la loro strabocchevole umanità e ricchezza.

Tango Macondo

Regia  Giorgio Gallione

Coreografia Giovanni Di Cicco

produzione Teatro Stabile di Bolzano

Con Ugo Dighero, Rosanna Naddeo e Paolo Li Volsi,

Paolo Fresu,  Daniele di Bonaventura (bandoneon) e Pierpaolo Vacca (organetto)

Luca Alberti, Caterina Montanari, Valentina Squarzoni, Francesca Zaccaria

Tango Macondo è la storia di Matoforu, un “venditore di metafore” sardo e del suo amore grande, Anzelina Bisocciu, la sua cantatrice. È un viaggio in un territorio “ai confini tra il delirio e la geografia” che parte da Mamoiada in Sardegna, il paese in Barbagia del leggendario Carnevale e delle sue maschere diaboliche e grottesche e arriva a incrociare Macondo, il paese immaginario nato dall’universo onirico e mitico di Gabriel García Márquez con tutto il suo bagaglio di visioni e prodigi. Ad arricchire e a dare senso a questo sontuoso universo narrativo è la musica, grazie alla presenza in scena di un ensemble guidato dal talento compositivo ed empatico di Fresu. Dall’organetto sardo al bandoneon argentino – simbolo del continente nuovo dove approdano Matoforu e Anzelina, la creazione musicale di Fresu e della sua tromba guiderà il racconto, restituendogli tutta la ricchezza evocativa, facendo fermentare passioni e follia, radiografate in tutta la loro strabocchevole umanità e ricchezza.

Tango Macondo

Regia  Giorgio Gallione

Coreografia Giovanni Di Cicco

produzione Teatro Stabile di Bolzano

Con Ugo Dighero, Rosanna Naddeo e Paolo Li Volsi,

Paolo Fresu,  Daniele di Bonaventura (bandoneon) e Pierpaolo Vacca (organetto)

Luca Alberti, Caterina Montanari, Valentina Squarzoni, Francesca Zaccaria

Tango Macondo è la storia di Matoforu, un “venditore di metafore” sardo e del suo amore grande, Anzelina Bisocciu, la sua cantatrice. È un viaggio in un territorio “ai confini tra il delirio e la geografia” che parte da Mamoiada in Sardegna, il paese in Barbagia del leggendario Carnevale e delle sue maschere diaboliche e grottesche e arriva a incrociare Macondo, il paese immaginario nato dall’universo onirico e mitico di Gabriel García Márquez con tutto il suo bagaglio di visioni e prodigi. Ad arricchire e a dare senso a questo sontuoso universo narrativo è la musica, grazie alla presenza in scena di un ensemble guidato dal talento compositivo ed empatico di Fresu. Dall’organetto sardo al bandoneon argentino – simbolo del continente nuovo dove approdano Matoforu e Anzelina, la creazione musicale di Fresu e della sua tromba guiderà il racconto, restituendogli tutta la ricchezza evocativa, facendo fermentare passioni e follia, radiografate in tutta la loro strabocchevole umanità e ricchezza.

Satyricon

Nuova produzione Teatro La Fenice, Venezia

Regia Francesco Bortolozzo

Assistente alla regia e coreografia Emanuela Bonora

Quartilla/ Fortunata Manuela Custer
Criside Francesca Gerbasi
Trimalchio Marcello Nardis
Habinnas Christopher Lemmings
Niceros William Corrò
Eumolpus Matteo Ferrara

Danzatori Estella Dvorak, Emanuele Frutti, Roberta Piazza, Giulio Venturini, Aaron Weber (DEOS)

Nello stesso anno della sua morte, il compositore veneziano Bruno Maderna (1920-1973) tradusse in opera da camera il libello Satyricon dell’autore romano Petronio. Nell’episodio centrale della Cena di Trimalcione, Petronio fustiga la dissolutezza dei nuovi ricchi nella Roma di Nerone mettendo in scena un liberto immensamente arricchito che si crogiola in ridicole ostentazioni, ghiottoneria e piaceri perversi. Maderna sottolinea i parallelismi fra impero romano e società contemporanea, identificando nella decadenza una costante nella storia del mondo. L’opera si compone di 16 numeri non ordinati (con possibili inserti registrati); l’effetto di collage si estende alla musica con citazioni da Bizet, Gluck, Mozart, Offenbach, Strauss, Stravinskij, Verdi, Wagner e Weill.

Tango Macondo

Regia  Giorgio Gallione

Coreografia Giovanni Di Cicco

produzione Teatro Stabile di Bolzano

Con Ugo Dighero, Rosanna Naddeo e Paolo Li Volsi,

Paolo Fresu,  Daniele di Bonaventura (bandoneon) e Pierpaolo Vacca (organetto)

Luca Alberti, Caterina Montanari, Valentina Squarzoni, Francesca Zaccaria

Tango Macondo è la storia di Matoforu, un “venditore di metafore” sardo e del suo amore grande, Anzelina Bisocciu, la sua cantatrice. È un viaggio in un territorio “ai confini tra il delirio e la geografia” che parte da Mamoiada in Sardegna, il paese in Barbagia del leggendario Carnevale e delle sue maschere diaboliche e grottesche e arriva a incrociare Macondo, il paese immaginario nato dall’universo onirico e mitico di Gabriel García Márquez con tutto il suo bagaglio di visioni e prodigi. Ad arricchire e a dare senso a questo sontuoso universo narrativo è la musica, grazie alla presenza in scena di un ensemble guidato dal talento compositivo ed empatico di Fresu. Dall’organetto sardo al bandoneon argentino – simbolo del continente nuovo dove approdano Matoforu e Anzelina, la creazione musicale di Fresu e della sua tromba guiderà il racconto, restituendogli tutta la ricchezza evocativa, facendo fermentare passioni e follia, radiografate in tutta la loro strabocchevole umanità e ricchezza.

Tango Macondo

Regia  Giorgio Gallione

Coreografia Giovanni Di Cicco

produzione Teatro Stabile di Bolzano

Con Ugo Dighero, Rosanna Naddeo e Paolo Li Volsi,

Paolo Fresu,  Daniele di Bonaventura (bandoneon) e Pierpaolo Vacca (organetto)

Luca Alberti, Caterina Montanari, Valentina Squarzoni, Francesca Zaccaria

Tango Macondo è la storia di Matoforu, un “venditore di metafore” sardo e del suo amore grande, Anzelina Bisocciu, la sua cantatrice. È un viaggio in un territorio “ai confini tra il delirio e la geografia” che parte da Mamoiada in Sardegna, il paese in Barbagia del leggendario Carnevale e delle sue maschere diaboliche e grottesche e arriva a incrociare Macondo, il paese immaginario nato dall’universo onirico e mitico di Gabriel García Márquez con tutto il suo bagaglio di visioni e prodigi. Ad arricchire e a dare senso a questo sontuoso universo narrativo è la musica, grazie alla presenza in scena di un ensemble guidato dal talento compositivo ed empatico di Fresu. Dall’organetto sardo al bandoneon argentino – simbolo del continente nuovo dove approdano Matoforu e Anzelina, la creazione musicale di Fresu e della sua tromba guiderà il racconto, restituendogli tutta la ricchezza evocativa, facendo fermentare passioni e follia, radiografate in tutta la loro strabocchevole umanità e ricchezza.

Tango Macondo

Regia  Giorgio Gallione

Coreografia Giovanni Di Cicco

produzione Teatro Stabile di Bolzano

Con Ugo Dighero, Rosanna Naddeo e Paolo Li Volsi,

Paolo Fresu,  Daniele di Bonaventura (bandoneon) e Pierpaolo Vacca (organetto)

Luca Alberti, Caterina Montanari, Valentina Squarzoni, Francesca Zaccaria

Tango Macondo è la storia di Matoforu, un “venditore di metafore” sardo e del suo amore grande, Anzelina Bisocciu, la sua cantatrice. È un viaggio in un territorio “ai confini tra il delirio e la geografia” che parte da Mamoiada in Sardegna, il paese in Barbagia del leggendario Carnevale e delle sue maschere diaboliche e grottesche e arriva a incrociare Macondo, il paese immaginario nato dall’universo onirico e mitico di Gabriel García Márquez con tutto il suo bagaglio di visioni e prodigi. Ad arricchire e a dare senso a questo sontuoso universo narrativo è la musica, grazie alla presenza in scena di un ensemble guidato dal talento compositivo ed empatico di Fresu. Dall’organetto sardo al bandoneon argentino – simbolo del continente nuovo dove approdano Matoforu e Anzelina, la creazione musicale di Fresu e della sua tromba guiderà il racconto, restituendogli tutta la ricchezza evocativa, facendo fermentare passioni e follia, radiografate in tutta la loro strabocchevole umanità e ricchezza.

Tango Macondo

Regia  Giorgio Gallione

Coreografia Giovanni Di Cicco

produzione Teatro Stabile di Bolzano

Con Ugo Dighero, Rosanna Naddeo e Paolo Li Volsi,

Paolo Fresu,  Daniele di Bonaventura (bandoneon) e Pierpaolo Vacca (organetto)

Luca Alberti, Caterina Montanari, Valentina Squarzoni, Francesca Zaccaria

Tango Macondo è la storia di Matoforu, un “venditore di metafore” sardo e del suo amore grande, Anzelina Bisocciu, la sua cantatrice. È un viaggio in un territorio “ai confini tra il delirio e la geografia” che parte da Mamoiada in Sardegna, il paese in Barbagia del leggendario Carnevale e delle sue maschere diaboliche e grottesche e arriva a incrociare Macondo, il paese immaginario nato dall’universo onirico e mitico di Gabriel García Márquez con tutto il suo bagaglio di visioni e prodigi. Ad arricchire e a dare senso a questo sontuoso universo narrativo è la musica, grazie alla presenza in scena di un ensemble guidato dal talento compositivo ed empatico di Fresu. Dall’organetto sardo al bandoneon argentino – simbolo del continente nuovo dove approdano Matoforu e Anzelina, la creazione musicale di Fresu e della sua tromba guiderà il racconto, restituendogli tutta la ricchezza evocativa, facendo fermentare passioni e follia, radiografate in tutta la loro strabocchevole umanità e ricchezza.

Tango Macondo

Regia  Giorgio Gallione

Coreografia Giovanni Di Cicco

produzione Teatro Stabile di Bolzano

Con Ugo Dighero, Rosanna Naddeo e Paolo Li Volsi,

Paolo Fresu,  Daniele di Bonaventura (bandoneon) e Pierpaolo Vacca (organetto)

Luca Alberti, Caterina Montanari, Valentina Squarzoni, Francesca Zaccaria

Tango Macondo è la storia di Matoforu, un “venditore di metafore” sardo e del suo amore grande, Anzelina Bisocciu, la sua cantatrice. È un viaggio in un territorio “ai confini tra il delirio e la geografia” che parte da Mamoiada in Sardegna, il paese in Barbagia del leggendario Carnevale e delle sue maschere diaboliche e grottesche e arriva a incrociare Macondo, il paese immaginario nato dall’universo onirico e mitico di Gabriel García Márquez con tutto il suo bagaglio di visioni e prodigi. Ad arricchire e a dare senso a questo sontuoso universo narrativo è la musica, grazie alla presenza in scena di un ensemble guidato dal talento compositivo ed empatico di Fresu. Dall’organetto sardo al bandoneon argentino – simbolo del continente nuovo dove approdano Matoforu e Anzelina, la creazione musicale di Fresu e della sua tromba guiderà il racconto, restituendogli tutta la ricchezza evocativa, facendo fermentare passioni e follia, radiografate in tutta la loro strabocchevole umanità e ricchezza.

Tango Macondo

Regia  Giorgio Gallione

Coreografia Giovanni Di Cicco

produzione Teatro Stabile di Bolzano

Con Ugo Dighero, Rosanna Naddeo e Paolo Li Volsi,

Paolo Fresu,  Daniele di Bonaventura (bandoneon) e Pierpaolo Vacca (organetto)

Luca Alberti, Caterina Montanari, Valentina Squarzoni, Francesca Zaccaria

Tango Macondo è la storia di Matoforu, un “venditore di metafore” sardo e del suo amore grande, Anzelina Bisocciu, la sua cantatrice. È un viaggio in un territorio “ai confini tra il delirio e la geografia” che parte da Mamoiada in Sardegna, il paese in Barbagia del leggendario Carnevale e delle sue maschere diaboliche e grottesche e arriva a incrociare Macondo, il paese immaginario nato dall’universo onirico e mitico di Gabriel García Márquez con tutto il suo bagaglio di visioni e prodigi. Ad arricchire e a dare senso a questo sontuoso universo narrativo è la musica, grazie alla presenza in scena di un ensemble guidato dal talento compositivo ed empatico di Fresu. Dall’organetto sardo al bandoneon argentino – simbolo del continente nuovo dove approdano Matoforu e Anzelina, la creazione musicale di Fresu e della sua tromba guiderà il racconto, restituendogli tutta la ricchezza evocativa, facendo fermentare passioni e follia, radiografate in tutta la loro strabocchevole umanità e ricchezza.

Tango Macondo

Regia  Giorgio Gallione

Coreografia Giovanni Di Cicco

produzione Teatro Stabile di Bolzano

Con Ugo Dighero, Rosanna Naddeo e Paolo Li Volsi,

Paolo Fresu,  Daniele di Bonaventura (bandoneon) e Pierpaolo Vacca (organetto)

Luca Alberti, Caterina Montanari, Valentina Squarzoni, Francesca Zaccaria

Tango Macondo è la storia di Matoforu, un “venditore di metafore” sardo e del suo amore grande, Anzelina Bisocciu, la sua cantatrice. È un viaggio in un territorio “ai confini tra il delirio e la geografia” che parte da Mamoiada in Sardegna, il paese in Barbagia del leggendario Carnevale e delle sue maschere diaboliche e grottesche e arriva a incrociare Macondo, il paese immaginario nato dall’universo onirico e mitico di Gabriel García Márquez con tutto il suo bagaglio di visioni e prodigi. Ad arricchire e a dare senso a questo sontuoso universo narrativo è la musica, grazie alla presenza in scena di un ensemble guidato dal talento compositivo ed empatico di Fresu. Dall’organetto sardo al bandoneon argentino – simbolo del continente nuovo dove approdano Matoforu e Anzelina, la creazione musicale di Fresu e della sua tromba guiderà il racconto, restituendogli tutta la ricchezza evocativa, facendo fermentare passioni e follia, radiografate in tutta la loro strabocchevole umanità e ricchezza.

Tango Macondo

Regia  Giorgio Gallione

Coreografia Giovanni Di Cicco

produzione Teatro Stabile di Bolzano

Con Ugo Dighero, Rosanna Naddeo e Paolo Li Volsi,

Paolo Fresu,  Daniele di Bonaventura (bandoneon) e Pierpaolo Vacca (organetto)

Luca Alberti, Caterina Montanari, Valentina Squarzoni, Francesca Zaccaria

Tango Macondo è la storia di Matoforu, un “venditore di metafore” sardo e del suo amore grande, Anzelina Bisocciu, la sua cantatrice. È un viaggio in un territorio “ai confini tra il delirio e la geografia” che parte da Mamoiada in Sardegna, il paese in Barbagia del leggendario Carnevale e delle sue maschere diaboliche e grottesche e arriva a incrociare Macondo, il paese immaginario nato dall’universo onirico e mitico di Gabriel García Márquez con tutto il suo bagaglio di visioni e prodigi. Ad arricchire e a dare senso a questo sontuoso universo narrativo è la musica, grazie alla presenza in scena di un ensemble guidato dal talento compositivo ed empatico di Fresu. Dall’organetto sardo al bandoneon argentino – simbolo del continente nuovo dove approdano Matoforu e Anzelina, la creazione musicale di Fresu e della sua tromba guiderà il racconto, restituendogli tutta la ricchezza evocativa, facendo fermentare passioni e follia, radiografate in tutta la loro strabocchevole umanità e ricchezza.

Workshop

Prove aperte

Non sono previste prove aperte per il prossimo periodo.

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