progetto di Claudia Monti
per Compagnia DEOS in collaborazione con Associazione Arbalete

 

PRIMO STUDIO IN RESIDENZA dal 24 al 27 settembre 2017

 

Il progetto è articolato in due parti :
la prima parte si basa sul ritmo e su strutture coreografiche fisse, da visitare cercando la regola nel tempo e nello spazio in modo oggettivo,
la seconda indaga il binomio movimento / voce attraverso pratiche e sperimentazioni in cui suono vocale e parola sono intenzionalmente associati al movimento del corpo.
Il gruppo prevede da un minimo di 3 a un massimo di 5 danzatori.
Sono previste tappe di lavoro in cui ogni volta si cercherà di andare a fondo su uno degli aspetti legati alle azioni di danzare e di parlare portate nello spazio.
Questo primo periodo di ricerca è destinato ad indagare il modo di unire e alternare parola e danza all’interno di una composizione in parte stabilita e in parte libera.
I temi di lavoro sono il ritmo, il rapporto tra movimento e voce, il silenzio e lo spazio affrontati tenendo conto di due principi : l’attesa, l’ascolto.
I danzatori avranno modo di confrontarsi con fonemi, parole, testo.
Il testo non è solo l’occasione per dar vita a una “ danza di parole “. E’ anche lo spunto da cui partire per la concretizzazione di una drammaturgia dell’azione danzata che prevede l’apporto creativo degli interpreti.

Mi interessa riportare il corpo alla base della grammatica gestuale e vocale, in una zona che precede e il codice e la tecnica. E al tempo stesso tornare un po’ indietro, e prendere spunto dalla tradizione del ‘900 : Dalcroze, Steiner, Laban che si interrogavano su come far fluire nelle direzioni dello spazio l’energia dei suoni e delle parole.
Creo una serie di strutture corali che esplorano la vocalità sulla linea di confine dove verbale e non verbale si incontrano. L’ordine nel movimento si genera seguendo la scansione, cioè l’ordine nel tempo, di un altro elemento che è la voce.

 

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