17 dicembre 2022

ore 19.00

Teatro della Tosse

Coreografia

Giovanni Di Cicco

Collaborazione e sostegno al progetto:

Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse

Con gli allievi del corso di perfezionamento professionale del danzatore contemporaneo “L’Azione Silenziosa 2022”:

Iris Noemi Alzetta, Thomas Angarola, Iolanda Del Vecchio, Graziana Di Stefano, Estella Dvorak, Emanuele Frutti, Anna Giusto, Mirko Iurlaro, Teresa Priano, Giulio Venturini, Aaron Weber, Zeynepgül  Yilmaz, Charlotte Zeidler.

Costumi

Daniela De Blasio

Assistenti

Filippo Bandiera

Emanuela Bonora

Musiche

H. Purcell, A. Vivaldi, I. C. Debussy,  W. A. Mozart,  Balanescu Quartet, Pierre Henry, Budapest Klezmer Band, Guappercato.

Durata

1 ora senza intervallo

Scrittura per un corpo indefinito

Condivisione pubblica del lavoro del corso di perfezionamento professionale L’Azione Silenziosa

Indefinito è il corpo nuovo che appare quando si abbandona la propria auto definizione, è il cambiamento che nasce da una condizione di ascolto senza memoria. Sotto lo stesso titolo, tre differenti coreografie che hanno origine da assoli creati dai danzatori che si prestano a essere scomposti e integrati a momenti corali per una nuova scrittura coreografica.

Come nelle vetrate decorate, composte da frammenti di natura e colori diversi, così l’incontro di singoli racconti fisici collocati in un nuovo paesaggio, fanno apparire sfumature e possibilità molteplici. 

  • PRIMA VETRATA

    Rubato Silenzio

    Rubato Silenzio

    si ispira liberamente al Martirio di S. Sebastiano di Gabriele D’Annunzio composto da Claude Debussy. Da giovane arciere di professione morirà poi martire, trafitto dalle “stesse” frecce che scagliava prima della sua vocazione.

  • SECONDA VETRATA

    Memorie

    Memorie

    La seconda vetrata è strutturata come un vortice.
    Gli interpreti agiscono nello stesso spazio ma sembrano essere immersi in una distanza inconciliabile che non li fa raggiungere mai. 

  • TERZA VETRATA

    Circo

    Circo

    La terza vetrata è espressione di una malinconia della fine delle cose. Partendo dalla stessa struttura musicale della prima vetrata, i personaggi emergono come clown privi di maquillage. 

Con il sostegno di