martedì 2 maggio 2023
Teatro Toniolo, Venezia

danzatrice e coreografa Emanuela Bonora/DEOS
costumista Marta Del Fabbro
luci Fabio Barettin

attore e regista Francesco Bortolozzo
direttore Alessandro Cappelletto

Strumentisti dell’Orchestra del Teatro La Fenice
Roberto Baraldi violino, Stefano Pratissoli contrabbasso,Vincenzo Paci clarinetto, Marco Giani fagotto, Giovanni Lucero tromba, Giuseppe Mendola trombone, Diego Desole percussioni

L’Histoire du soldat  non è un’opera vera e propria perché manca il canto. Poiché per gli autori era necessario attirare l’attenzione del pubblico, specialmente quello meno colto dei villaggi, la priorità venne data alla parte raccontata a cui la musica doveva essere di supporto nei momenti salienti. La partitura in effetti si presenta come una suite costituita da tanti pezzi separati, ognuno col suo preciso carattere: una marcia, una pastorale, una marcia reale, un tango, un valzer, un rag-time. Secondo le indicazioni degli autori lo spettacolo doveva svolgersi su di un piccolo palco; da un lato vi era il Narratore, seduto su di uno sgabello, di fronte ad un tavolino con una caraffa di vino ed un bicchiere; dal lato opposto stava l’orchestra, mentre nel mezzo della scena agivano i mimi e la ballerina. Le scene disegnate da Auberjonois consistevano in un sipario su cui erano dipinti due zampilli di fontane con una barca posta su di essi e dei siparietti fatti di tela cerata con varie raffigurazioni; questi ultimi venivano arrotolati a mano a seconda dello svolgersi della narrazione.